Lettera per Nonna (a 15 giorni dal mio primo compleanno senza di te)!

13/11/08

Sono passati, senza quasi accorgermene, 8 mesi da quando sei andata via!
Ne sono successe tante di cose e vorrei che tu fossi qui per poterle condividere con me.
È successo tutto troppo in fretta… troppe cose in poco tempo.
Da quando te ne sei andata: - Helen ha deciso di portare, effettivamente, avanti la gravidanza; - il 24 aprile ho rivisto Greg e mi ci sono rimessa insieme; - verso il 15 luglio sono andata a convivere con lui e adesso è quindi circa 4 mesi che conviviamo; - a fine agosto è morto Libero (magari questo lo sai già perché te lo sarai visto arrivare lassù ); - Il 6 ottobre è nata la tua seconda bis-nipotina e ne arriveranno altri …
Insomma veramente tante cose, adesso è già passato più di un mese da quando è nata la piccola Nadine.
Ah già… tu forse non sai chi è. Hai fatto in tempo a sapere che c’era ma il nome non hai potuto saperlo.
Adesso (insomma, non troppo in là nel tempo) un/a bimbo/a vorrei averlo/a io!
Tu forse saresti l’unica persona a capirmi.
Sei sempre stata la prima, forse, a capire i miei stati d’animo e le mie emozioni anche se raramente me lo dicevi, me io lo capivo dalle tue parole e dall’affetto che mi hai sempre dimostrato. Forse sono troppo egocentrica ma penso che tu mi abbia sempre voluto far capire che mi eri particolarmente vicina ed avevi un affetto particolare per me. Forse perché mi hai sempre vista molto simile a te e a mamma.
Sei sempre stata un’ottima nonna con tutti i tuoi nipoti ma con me posso dire che lo sei stata maggiormente. Non che tu volessi meno bene agli altri ma io mi sono sempre sentita un passo avanti per te.
La tua Piccolotta!
Dicevo che tu saresti l’unica a capirmi anche in questo caso e lo penso perché mi hai sempre detto che “sarei una brava mammina”. Lo dicevi da circa 3-4 anni fa, vedendomi con Rebecca in braccio e, sono sicura, lo avresti detto anche adesso vedendomi con la mia nipotina Nadine (anche Mamma e Helen mi hanno detto che la tenevo bene pur non avendo mai tenuto un neonato in braccio prima d'ora).
E, come ha scritto anche mamma, vorrei vederti con Nadine in braccio. Vorrei che tu fossi ancora qui per poter assistere ad una mia gravidanza, per poter conoscere i miei futuri (spero non troppo) figli, per poter partecipare al mio matrimonio o, molto più semplicemente, per poter essere a conoscenza di questa mia convivenza e, magari, per poter venire a trovarmi qui dove, ormai da qualche mese, vivo. Perché, son sicura, saresti venuta.
Sta arrivando, pian piano, il giorno del mio ventunesimo compleanno, il primo senza di te. Ho ancora i fogli del compleanno scorso dove avevo fatto scrivere a tutti una “descrizione” su di me e, qualche volta, mi capita di rileggere quelle tue ultime parole per me… su di me!
Sembrava quasi che tu già sapessi che stavi per andartene. Forse l’hai sempre saputo. L’hai detto da anni e anni che volevi solo arrivare ai 50 anni di matrimonio e poi potevi anche andare… beh forse lo dicevi perché te lo sentivi, perché in qualche strano modo già lo sapevi e ne eri già consapevole e preparata. E questo spiegherebbe anche le cose che hai detto quel “dannato” Lunedì, prima di andartene.
15 giorni e farò 21 anni… e tu mi avevi promesso una torta fatta in casa da te per questo giorno.
Ricordi?! Quella stessa torta che avevi preparato per l’ultimo compleanno di Nonno.
Adesso non ci sei più per potermela fare e non puoi neanche “lamentarti” perché la pizzeria è troppo lontana eheh e mi mancherà tutto questo il 29/11/08… mi mancherai tu così come mi sei mancata ogni singolo giorno dal 19/2/08 ad oggi.
Quando ci penso mi sembra ancora irreale, non riesco a razionalizzarlo. Forse queste cose non si razionalizzano mai.
La prima (e unica) persona vicina e importante che ho perso e ho visto da molto vicino andar via.
Quella giornata (18/2/08) e quella notte in cui sei andata via (18-19/02/08) le ricordo davvero benissimo in ogni minimo particolare… ogni singolo istante. Le parole, le sensazioni, i gesti, le telefonate, persino gli incubi… La paura, la speranza… davvero TUTTO! E credo sarà impossibile da dimenticare ora e per sempre. E, soprattutto, NON VOGLIO dimenticare (anche se sono cose pesanti da portarsi dentro e non è per nulla facile continuare a pensarci e ricordare).
Ieri ho riletto un sms che mi era arrivato da te e Nonno il 20/07/04 e avevo scritto in un foglio… leggendolo mi è uscita qualche lacrima.
C’era scritto: “Pensiamo sempre alla nostra Piccolotta e le mandiamo tanti bacioni dal lungomare. I nonni Mario e Giusy”.
Poi è da un po’ di giorni che penso alla chiesa che ha sempre fatto parte della tua vita. Pensavo alle feste nel cortile dove vi raggiungevo e dove tu mi presentavi orgogliosa alle tue amiche del Coro e mi dicevi che, alcune, erano le mamme dei miei compagni di classe delle elementari. Poi quando eravamo a casa mi riportavi i loro saluti e me ne parlavi spesso.
Questo mi ha fatto pensare a quando, in quei giorni che stavi male, queste persone hanno dimostrato la loro amicizia venendoti a trovare e hanno continuato a dimostrarla con Nonno.
Ieri ho fatto un giro sul sito della Chiesa… ricordavo che avevano inserito la foto di gruppo del “tuo” Coro.
Lo ricordo perché fui proprio io ad aiutare Nonno (che ancora non era molto pratico) ad aprire il sito e a farvelo vedere.
Appena aperta quella foto mi è venuto il magone e una forte agitazione. Continuavo a guardarla, a guardarti, e non capivo cosa mi faceva avere quella reazione. Poi l’ho capito: quel completo che avevi indosso. L’ultima volta che ti ho vista così eri in una bara, serena, riposavi… Poi, dopo 3 giorni che ti vedevo così, hanno chiuso quella bara e non ti ho vista più!

Ciao, Nonna!
Mi manchi tanto e ho troppo bisogno di rivederti, risentirti.
Non riesco ancora a concepire che non potrò più farlo e che tu non mi sarai più accanto (almeno non fisicamente) in tanti momenti importanti della mia vita.